Esperimenti con il binomio fantastico

Questo è l’anno di Rodari, si festeggia il centenario della sua nascita. Angelasofia ha regalato agli 🦄🦄🦄 questo bellissimo volume illustrato e online c’è un sito dedicato all’autore, le sue opere e tutte le iniziative celebrative.

Tra i numerosi ferri del mestiere censiti nella “Grammatica della fantasia”, uno che mi è particolarmente caro è il binomio fantastico:

La parola singola «agisce» solo quando ne incontra una seconda che la provoca, la costringe a uscire dai binari dell’abitudine, a scoprirsi nuove capacità di significare. Non c’è vita, dove non c’è lotta. […]
«Cavallo-cane» non è veramente un «binomio fantastico». E’ una semplice associazione […] Occorre una certa distanza tra le due parole, occorre che l’una sia sufficientemente estranea all’altra, e il loro accostamento discretamente insolito, perché l’immaginazione sia costretta a mettersi in moto per istituire tra loro una parentela, per costruire un insieme (fantastico) in cui i due elementi estranei possano convivere.
Perciò è bene scegliere il binomio fantastico con l’aiuto del caso.

Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, pag. 20–21

Accostare due termini lontani tra loro, facendosi aiutare dal caso, è uno stimolo potente per l’immaginazione. Per questo, quando è stata introdotta la versione 3.0 di Scratch, a gennaio dello scorso anno, sono stato felicissimo di incontrare una nuova funzionalità: aggiungi uno (Sprite/Costume/Sfondo/Suono) a Sorpresa ✨

Spesso mi capita di usarla proprio all’inizio di un progetto, lasciandomi ispirare dai risultati e dalle idee che innesca veder comparire uno Sprite o uno Sfondo a caso.

Se riesco, durante i corsi in cui utilizzo Scratch, propongo sempre l’attività Pass it on della Creative Computing Guide. Durante l’attività i partecipanti sono invitati ad iniziare una storia e, dopo un certo tempo, interrompere il loro progetto per remixare e proseguire quello di qualcun’altro. Mi piace molto, perchè fa sempre emergere riflessioni interessanti, che spaziano dalla difficoltà di lavorare sul progetto di qualcun’altro alla frustrazione nel vedere il proprio progetto remixato in un modo che non piace.

Per festeggiare Rodari, ispirato dal binomio fantastico, durante il corso di Pensiero Computazionale di quest’anno a Bologna l’attività è stata impostata così: al primo turno i partecipanti, lavorando a coppie, avrebbero dovuto iniziare un racconto con Scratch, utilizzando uno sprite importato (poteva essere un disegno catturato tramite webcam o una foto).

Al secondo turno, dopo aver pubblicato e condiviso il loro progetto, veniva loro assegnato casualmente il progetto di un’altra coppia, da proseguire usando Aggiungi sprite a sorpresa per ottenere un nuovo elemento da aggiungere alla storia.

Al terzo turno, invece, dopo aver nuovamente cambiato progetto, si sarebbe dovuto proseguire la storia usando la funzione Aggiungi sfondo a sorpresa .

Ecco alcuni dei progetti realizzati:

Jhoink e il suo sogno remix

Ripensando all’esperienza, il primo round con uno sprite disegnato/fotografato si sarebbe potuto evitare, per lasciare più tempo alla creazione con elementi casuali. Ma come al solito finisco per voler mettere troppa carne al fuoco durante gli incontri 😅.

Qui sotto invece le riflessioni annotate nel loro diario da alcuni studenti, a sottolineare il potenziale dell’elemento casuale ✨ e dell’attività Pass it on.

È stato bello vedere in quali direzioni gli altri abbiano portato il progetto da noi iniziato. Anche perché sono state completamente inaspettate. In questo, ha sicuramente aiutato la casualità dell’elemento da inserire, la quale, però, mi è sembrato stimolasse parecchio la fantasia. Nel mio caso, ad esempio, è stato parecchio interessante cercare di adattare lo sprite casuale al resto della storia, poiché i due elementi possedevano una prospettiva che, all’apparenza, poteva sembrare incompatibile. Inoltre, per riuscire ad agganciarsi efficacemente al lavoro degli altri, è stata necessaria una breve indagine nel codice dagli stessi creato, al fine di capire da dove si dovesse effettivamente partire. Anche quello appena descritto è stato, per me, un esercizio stimolante, perché mi ha spinto a guardare al linguaggio di Scratch da un’altra prospettiva; sono passato, cioè, dalla parte dello “scrittore” a quella del “lettore”.

Alessandro

Vedere il nostro progetto “remixato” da un altro gruppo è stato divertente e per molti versi inaspettato, soprattutto perché, data la consegna di aggiungere sprite e sfondi a caso, sono state create storie improbabili rispetto a ciò che ci saremmo aspettati.

Partire dal lavoro di qualcun altro è stato complicato, non tanto per quanto riguarda le idee ma dal punto di vista tecnico: abbiamo trovato progetti in cui mancavano le posizioni di partenza oppure i messaggi erano poco chiari e anche facendo piccole modifiche si rischiava di distruggere tutto il progetto, per poi impiegare molto più tempo a riportarlo al suo stato originale (aggiungendo le posizioni per esempio, in modo che questa volta funzionasse) prima di andare avanti con la storia. Questo mi ha fatto pensare al mio modo di creare un progetto, e a come anche io dovrei stare più attenta ai dettagli, come se qualcuno dopo di me dovesse metterci mano.

Sofia

Vedere il nostro lavoro remixato mi ha divertita e resa in qualche modo “orgogliosa” di quello che avevamo fatto io e Adele. Del tipo: guarda nostro figlio, è cresciuto così in fretta (lacrimuccia). Inoltre, come ci si poteva facilmente aspettare, la storia ha preso una piega totalmente imprevista e quindi molto spassosa.

Giorgia

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Learning designer, facilitator and workshopper. 🦄 at http://unicorni.team . Champion @coderdojopd . Long time ago a frontend dev.

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Giulio Bonanome

Learning designer, facilitator and workshopper. 🦄 at http://unicorni.team . Champion @coderdojopd . Long time ago a frontend dev.